Il paradosso indiano della rapida crescita economica che convive con la malnutrizione cronica in una sezione significativa della popolazione è ben noto. L’India ha un gran numero di bambini rachitici il cui stato nutrizionale è così povero che le malattie infettive aumentano il pericolo di morte. Secondo il The Lancet (il giornale leader mondiale in Oncologia, Neurologia e malattie infettive), circa il 34 per cento delle ragazze tra i 15 e i 19 sono rachitici. Questi adolescenti, che appartengono alla generazione della post-liberalizzazione del 1947, hanno beneficiato poco della crescita economica. Senza un intervento attivo per migliorare il loro accesso ad un cibo adeguato, le giovani donne si trovano ad affrontare complicazioni durante la gravidanza, e molte sono certe di generare bambini rachitici, perpetrando così questo ciclo angosciante. Diventa quindi inevitabile che la classe politica faccia della lotta alla malnutrizione una priorità nazionale. E’ evidente che, in assenza di programmi per costruire la salute del bambino e dell’ adolescente, e per fornire opportunità di istruzione, l’India non può davvero raccogliere il cosiddetto dividendo demografico di una popolazione giovane. Né può ridurre sensibilmente i suoi vergognosi livelli di mortalità materna e infantile, attribuibile in buona misura alla mancanza di nutrienti nella dieta.
Un quarto di tutte le morti materne si verificano a causa di anemia, e il 19 per cento a causa di carenza di calcio, entrambi i quali causano complicanze spesso fatali al momento del parto, come confermano i dati del Lancet. Anche se l’India ha in atto alcuni programmi di intervento per fornire integratori di ferro alle donne, ci sono prove che suggeriscono che questo non è avvenuto nelle aree rurali. Questi sforzi di nutrizione supplementare sono anche ostacolati dalla superstizione e dalle voci riguardanti gli effetti sui bambini non ancora nati. Queste sono sfide di comunicazione che la National Rural Health Mission (un programma diretto ad incrementare l’assistenza sanitaria nelle aree rurali) deve perseguire vigorosamente. Il compito più ampio sarebbe quello di migliorare l’accesso universale ai nutrienti attraverso un paniere di beni – compresi i legumi, frutta e verdura – che possono essere forniti attraverso una varietà di canali. Il Sistema di Distribuzione Pubblico e le organizzazioni non-profit costituirebbero la spina dorsale di un tale sforzo. Ciò che spesso viene dimenticato è l’importanza della precoce nutrizione infantile – soprattutto, i primi 1.000 giorni – per garantire al bambino una vita in salute. Data questa causalità, il governo UPA (The United Progressive Alliance, una coalizione di partiti di sinistra formatasi a seguito delle elezioni del 2004) avrebbe dovuto intervenire con una legge che assicurasse l’accesso universale al cibo nutriente, e tale normativa avrebbe dovuto ricevere un ampio sostegno in tutto lo spettro politico. Purtroppo, la maggior parte dei politici non sono riusciti a cogliere l’importanza di questo investimento sociale.
http://www.thehindu.com/opinion/editorial/stunting-a-country/article4807757.ece
per saperne di più:
http://en.wikipedia.org/wiki/National_Rural_Health_Mission
FOTO BY PASSOININDIA (bimbi a scuola, Nord India)