I gioielli della sposa. Bichua e chooda.

E’ frequente vedere, in India, donne e uomini indossare anelli ai piedi. Si chiamano Bichua e, come tanti altri monili indiani, hanno tradizionalmente un preciso significato culturale e religioso. Già nell’antico testo del Ramayana, Sita, rapita da Ravana, getta il suo anello per far sì che il Signore Rama la trovi. Da allora i Bichua appartengono al corredo di gioielli di una donna che sta per sposarsi. Spesso è lo sposo a porli sul secondo dito di entrambi i piedi della sposa, durante il rituale delle nozze e, da quel momento, connotano lo status di moglie della donna. Usualmente i Bichua sono in argento poiché l’oro, oltre ad essere considerato troppo onorevole per essere posto in zone sotto la vita, è simbolo della dea della ricchezza, Laksmi, e sarebbe un segno di irriverenza indossarlo sui piedi. I Bichua vengono indossati a coppie sul secondo dito di entrambi i piedi oppure anche su tutte le dita escluso il mignolo e, normalmente, non vengono mai rimossi. Anche gli uomini Tamil ne fanno uso da tempi remoti per farsi identificare come sposati. Anticamente, nelle culture più conservatrici, le spose avevano il volto coperto da un velo e allora un piccolo specchio che adornava il bichua consentiva loro di guardarsi. I Bichua avrebbero tuttavia anche altri “poteri”; infatti, oltre ad aumentare il vigore sessuale dell’uomo, curerebbero, secondo la riflessologia, i problemi ginecologici e, regolandone il mestruo, sarebbero un toccasana per l’apparato riproduttivo della donna; infatti, indossare l’anello al secondo dito del piede, massaggiando con la camminata il nervo che si collega all’utero e al cuore, aiuterebbe a riequilibrare il “prana”, cioè la “forza vitale” di cui ogni essere vivente è dotato, garantendo un buono stato di salute. L’argento, di cui è fatto quasi sempre il Bichua, è inoltre, un buon conduttore e perciò assorbirebbe l’energia polare della terra e la trasferirebbe al corpo.

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Ugualmente frequente in India, soprattutto, nel Punjab, è vedere donne indu e sikh indossare una grande quantità di braccialetti in entrambe le braccia. Sono i Chooda o Choora che le spose ricevono dalla madre o dallo zio materno ovvero 21 braccialetti di solito color avorio e rosso, un tempo in avorio, oggi per lo più in plastica. La sposa li indossa, dal polso all’avambraccio, per circa 40 giorni (un tempo anche per periodi più lunghi) dopo il suo matrimonio per ricordare alla gente il suo status di nuova sposa e solo il marito potrà rimuoverli. In questo periodo, per preservarne l’integrità, alla sposa è concesso astenersi dal fare i lavori domestici. Se resta incinta li può smettere anche prima del tempo.

(continua…)

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foto,fonte: http://www.sijo.in/?id=374

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16 pensieri riguardo “I gioielli della sposa. Bichua e chooda.

  1. Davvero interessante. Certo se penso ai miei piedi fasulli credo che mi sarebbe impossibile indossare questi anelli anche sotto imposizione. Troppo tenere le mie dita. Un abbraccio. Isabella

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