Perché Ganesh ha la testa di un elefante? La festa di Ganesh: il Ganesh Chaturthi Festival (parte seconda)

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Ganesh contro il serpente e la luna. Questa è un’altra storia di Ganesh. Un giorno Ganesh, sul dorso del suo topo domestico, stava tornando da una festa dove si era rimpinzato di dolci e prelibatezze; quando un serpente incrociò il loro cammino, il topo si spaventò e gettò Ganesh per terra. La luna nel cielo cominciò allora a ridere schernendoli e irritando Ganesh che si ruppe una delle sue zanne e colpì e maledisse la luna che lentamente scomparve, diventando invisibile a tutti. Poi Ganesh legò il serpente sulla pancia come una cintura che appunto indossa nella sua iconografia. La luna implorò il perdono di Ganesh che, benevolo, modificò la sua maledizione, consentendole di ricrescere ed essere visibile in tutta la sua gloria e splendore nel cielo notturno. Per questo i devoti di Ganesh credono malaugurante guardare la luna nella notte del Ganesha Chaturthi Festival di cui vi racconterò tra poco. Il serpente che gira intorno alla vita rappresenta l’energia in tutte le forme. Il topo rappresenta invece l’umiltà e la sottomissione alla divinità, è piccolo e, si sa, normalmente spaventa gli elefanti; ma la saggezza di Ganesh gli consente di non stupirsi delle sproporzioni del mondo e di superare le sue paure.

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Il topo, che guarda Ganesh con adorazione, simboleggia anche l’intelletto capace di arrivare ovunque a placare i nostri istinti grazie alla sua capacità di discernere ovvero di valutare oggettivamente una situazione. Altre storie raccontano che Ganesha ruppe la sua zanna per scrivere il grande poema Mahabharata e quindi la zanna rappresenta lo spirito di sacrificio in onore della sapienza. Egli infatti è anche il protettore di scrittori e studenti. Anche la zanna è uno dei simboli nelle raffigurazioni di Ganesh che egli solitamente tiene nella mano in basso a destra.

Ganesh e Kubera. Un altro aneddoto, tratto dal Purana, narra che il tesoriere di Svarga (il paradiso) e dio della ricchezza, Kubera, andò un giorno sul Monte Kailash per ricevere il darshan (la visione) di Shiva. Essendo estrememente vanitoso egli inviò Shiva ad una festa nella sua bellssima città, Alakapuri, così che lui potesse sfoggiarla in tutta la sua ricchezza. Shiva sorrise e gli disse: ‘Non posso venire, ma puoi invitare mio figlio Ganesh. Ti avverto però che è un mangiatore vorace’. Kubera si sentiva tuttavia fiducioso di poter soddisfare anche l’appetito più insaziabile anzi ciò gli dava modo di manifestare ancora di più la sua opulenza. Così Kubera offrì a Ganesh, arrivato in città, un bagno cerimoniale, abiti sontuosi ed un grande banchetto. Ganesh mangiò e poiché era insaziabile divorò anche le pietanze degli altri ospiti, continuando a volere cibo. Poi cominciò a mangiare oggetti e arredamento. Kubera allora terrorizzato lo supplicò di smettere. Ganesh disse ‘Ho fame. Se non mi dai qualcosa da mangiare, io mangerò anche voi’. Allora Kubera chiese aiuto a Shiva che gli diede un pugno di riso dicendogli che qualcosa di così semplice avrebbe saziato Ganesha, se fosse stato offerto con umiltà e amore.

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Quando Kubera offrì umilmente il riso a Ganesh, che intanto aveva inghiottito quasi tutta la città, Ganesh si calmò soddisfatto. Ganesh è un dio ghiotto e quindi rappresentato con un piatto di dolci nella mano sinistra oltre che una grande pancia umana che rappresenta l’intero cosmo. Il dolce simboleggia anche la dolcezza dell’anima. Ganesh è anche venerato come il distruttore della vanità, egoismo e orgoglio.

Ganesh è tradizionalmente raffigurato con 4 mani ma a volte anche con più mani fino a 16; ogni mano tiene un diverso simbolo. Le quattro braccia di Ganesh rappresentano i quattro attributi interiori del corpo sottile, ovvero: mente, intelletto, ego, coscienza condizionata; nella mano in alto a destra Ganesh tiene un pungolo, che lo aiuta a spingere l’umanità in avanti sulla via eterna e a rimuovere gli ostacoli dal mondo. Il cappio nella mano sinistra di Ganesh gli serve per catturare tutte le difficoltà. Il rosario che talvolta tiene nell’altra mano suggerisce che la ricerca della conoscenza deve essere continua. Ganesh può essere rappresentato in piedi, seduto, danzante, bambino, seduto sulle ginocchia di sua madre. E’ uno delle cinque principali divinità indù insieme a Brahma, Vishnu, Shiva e Durga la cui venerazione è chiamata puja panchayatana. Per la setta induista Ganapatya, Ganesh è la divinità più importante. Ganesh è uno dei più importanti dei dell’induismo e viene adorato anche nel Jainismo e nel Buddismo.

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Oggi in India la festa di Ganesh è al suo culmine. Infatti i festeggiamenti sono iniziati qualche giorno fa con la Chaturthi Festival che cade nel quarto giorno di luna crescente del mese di bhadrapada, secondo il calendario indu (settembre/ottobre). Peranto, ogni anno essa avrà luogo in giorni diversi. Questa festa è importante e particolarmente sentita in Maharastra dove, per capirci, si trova Mumbai. In onore di Ganesh, che abbiamo visto essere molto goloso, è usanza preparare dei dolci (modaka, laddoo, kadubu, karanjis) da offrire alla divinità sugli altari domestici, nei templi o nelle strade. Si spaccano anche cocchi che sono simbolo dell’ego. Questo è il giorno più sacro dedicato a Ganesh. La gente, in onore di ciò che fece Parvati, preapara delle statuine in terracotta, gesso o cartapesta. Ganesh viene così adornato con un dothi rosso, ghirlande di fiori, stoffe in seta e coperto di unguento rosso e pasta di sandalo. Questo rituale si chiama Pranapratishhtha e comprende il canto degli inni vedici dei Rig Veda, Upanishad, Purana. Si organizzano rappresentazioni teatrali con tema i contenuti dei testi sacri. Siu allestiscono campi per la donazione di sangue, si fanno la carità ed altre iniziative assistenziali. Tutte queste pratiche religiose durano appunto qualche giorno finché si arriva alla data in cui la festa ha il suo momento più importante, l’Ananta Chaturdashi che appunto quest’anno è caduta il 17 settembre ovvero oggi. Allora le strade si riempiono di una grande folla, gruppi di persone che trasportano in processione dei grandi Ganesh tra danze, canti e rotture di cocchi.

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I Ganesh, sia quelli grandi preparati da abili artigiani molto tempo prima dell’evento, sia quelli piccoli realizzati in famiglia, vengono portati sulla spiaggia ed immersi in mare. Dove non esiste mare sarà un fiume o un lago a ricevere le figure o anche piccole baccinelle casalinghe o le vasche dei templi. Importante è che Ganesh venga portato in acqua. Mumbai è la città in cui questa festa è più sentita e ogni anno a sfilare sono più di 200.000 figure di Ganesh. In questa festa è vietato guardare la luna che ha deriso Ganesh.

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Testo by PASSOININDIA

leggi anche la storia di Shiva e Parvati qui

https://passoinindia.wordpress.com/2017/10/15/le-coppie-dellinduismo-shiva-e-parvati/

immagini fonte:

http://www.festivalsky.com/ganesh-chaturthi-in-mumbai.html

http://aravindb1982.hubpages.com/hub/Why-you-should-not-see-the-moon-on-Ganesh-Chaturthi-Story-of-the-Syamantaka-gem

contributi

http://www.boldsky.com/yoga-spirituality/faith-mysticism/2012/lord-ganesha-wife-030252.html

http://www.patheos.com/blogs/whitehindu/2014/09/ganesha-everything-you-need-to-know/

http://www.guidaindia.com/

http://www.amritapuri.org/3714/ganesha.aum

www.induism.it

www.hinduism.about.com

www.wikipedia.com

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