Nella regione montuosa della provincia centrale dello Sri Lanka, ad un’altitudine di 1.868 m., in un paesaggio da cartolina, con un clima subtropicale, fresco e temperato, seppur dominato dalla Pidurutalagala, la montagna più alta dello Sri Lanka, c’è la cittadina di Nuwara Eliya, che significa “città in pianura (altopiano)” o “città della luce”; questo è il luogo più importante per la produzione di tè in Sri Lanka.
Fu Samuel Baker, a fondarla nel 19° secolo, colui che scoprì il lago Alberto ed esplorò il Nilo. E così Nuwara Eliya diventava il luogo dove i britannici che avevano colonizzato Ceylon (antico nome dello Sri Lanka) trovavano ristoro dal caldo e, tra una tazza di thé e l’altra, praticavano il polo, il golf, il cricket, la caccia alla volpe, al cervo, all’ elefante. A Nuwara Eliya, all’angolo di un campo da golf, c’è ancora la tomba di un governatore britannico che pare abbia ucciso migliaia di elefanti e perciò, secondo la leggenda, ogni anno la sua lapide è colpita da un fulmine per il grande peccato che ha fatto. La cittadina ha mantenuto fino ad oggi la sua conformazione coloniale, conservando splendidi edifici in perfetto stile inglese, con i loro tipici prati e giardini english style. Oltre al tamil e al cingalese è ovvio quindi che si parli anche l’inglese.
Nuwara Eliya, a partire dal primo di ogni aprile, quando comincia il nuovo anno singalese, è particolarmente animata da numerosi eventi, come ad esempio le corse di cavalli, quelle automobilistiche e tornei di golf; i piu tranquilli si godono la pesca o una gita in barca sul bel lago Gregory o al Vicotria Park, attraente per il birdwatching.
Nuwara Eliya è anche una buona base di partenza per visitare l’ Horton Plains National Park, ambiente di fauna selvatica come il leopardo, il sambar, e l’endemica Trachypithecus vetulus, un tipo di scimmia, oltre ad una viarietà incredibile di uccelli. Così come la cittadina di Nuwara Eliya, tutta la campagna attorno ad essa assomiglia ad una piccola Inghilterra per l’abbondante coltivazione di ortaggi, frutta e fiori, tra cui rose, tipici dell’Europa temperata; il tutto intervallato da floride piante di quel tè a crescita lenta che è riconosciuto tra i migliori del mondo.
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L’ha ribloggato su trafantasiapensieroazionee ha commentato:
Vi rebloggo questo interessante articolo; grazie come ogni volta per gli assaggi di quel mondo…
Grazie a te fedele amica
Un angolo di paradiso…
Si cara Marta sembra l Inghilterra.
Già…stridente il contrasto con il luogo d’attorno. Gli inglesi hanno ricreato il loro abitat ovunque siano andati ..ho scritto paradiso ma avrei dovuto virgolettarlo….
eh cara Marta, attorno non è proprio così. Gli inglesi facevano e disfacevano. Il loro piccolo paradiso…
Già …
Del mio famoso viaggio “saltato” in Sri Lanka le piantagioni di té erano una tappa che avevo voluto fortemente: lungi da me considerare da meno il resto di questa meravigliosa isola, ma la mia grande passione per il té non poteva dettare diversamente!
Ahahahah! Eh certo! Ma c’è sempre una prima volta!
guarda cosa ti mando… secondo me ti interessa… e magari lo conosci già… https://www.facebook.com/JustaFiveOclockTea/?fref=nf
sembra la scenografia pronta per un film in costume. roba da non credere. posti così messi in quell’angolo di mondo sperduto. Mah….
L’eredità inglese. Qualcosa hanno lasciato. Quello che hanno potuto se lo sono portato via.
grazie di seguire Passoinindia.
che grandi luoghi, ci sono stato, si passa in un’ora dai tropici alla nebbia di montagna, un saluto
Caro amico mio bentornato e grazie del tuo pensiero. Colgo l occasione per augurarti buone feste.
fratello, ho visto che andate ad Amritsar e Kumba a marzo, ti posso scrivere in FB o dove per far due chiacchiere in merito
?
ciao Alex, non so se hai ricevuto bene la mia risposta. Puoi scrivermi sulla mail oppure su fb.
Certo quando vuoi!!
Puoi usare la mail oppre mandare msg su fb