LEI

La notte le dita giocano al telefono

E’ passato tempo da quando

mi addormentavo leggendo un libro

Volti sconosciuti stordiscono su facebook

quello che cerco non lo trovo da anni

Storie d’amore ascoltate

nessuna da raccontare

Auguri caldi di una nuova annata

ma i suoi non giungeranno

Incontro amici, a volte anche per caso

nessuna coincidenza mi porta lei.

In questa grande India,

in questo Paese di umanità e bestialità

tutte le facce sembrano uguali

Solo della sua potrò dire essere quella di una donna.

 

{Testo Passoinindia}

foto da http://differenttruths.com/gender/does-marriage-still-define-the-life-of-indian-women/

 

 

 

 

Onde.

Sul fianco del mare
cerco anse
obliate dal vento

L’acqua bruisce
tra i sassi

Schegge di vetro
preziose come oro

Saluto il riflusso
che fugge
la sponda

Spuma l’onda
come bruma

Stuzzica la roccia
guarnisce la battigia

Un istante immutabile
poi tutto diviene…

Proprio come la nostra
ottusa esistenza.

(testo by PASSOININDIA)

 

RAGPICKER

 Dallo scrigno di POESIE  dell’amico Marco

(http://ipensierielepoesie.wordpress.com/)

ho tratto questa bellissima poesia.

Ringrazio Marco di averla scritta.

*****

RAGPICKER

Giovani anime derelitte

nei loro sguardi la serietà di un vecchio

giovinezza bruciata tra montagne di rifiuti

nelle discariche che la vita ci regala.

 

Persi sono i loro anni migliori

per uno sputo di sopravvivenza

umiliati nel cuore

da disprezzabili genti.

 

Tutto il giorno a sbattersi

per poche rupie

per un misero pasto

che non riempirà la loro magrezza

ma sazierà la loro dignità.

(Fantuzzi Marco)

***

per saperne di più leggi

“RASHMI CHE RACCOGLIE RIFIUTI”

https://passoinindia.wordpress.com/2014/03/04/rashmi-che-raccoglie-rifiuti/

Il regno delle donne

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Il regno delle donne 

C’è un regno tutto tuo
che abito la notte
e le donne che stanno lì con te
son tante, amica mia,
sono enigmi di dolore
che noi uomini non scioglieremo mai.
Come bruciano le lacrime
come sembrano infinite
nessuno vede le ferite
che portate dentro voi.
Nella pioggia di Dio
qualche volta si annega
ma si puliscono i ricordi
prima che sia troppo tardi.

Guarda il sole quando scende
ed accende d’oro e porpora il mare
lo splendore è in voi
non svanisce mai
perché sapete che può ritornare il sole.
E se passa il temporale
siete giunchi ed il vento vi piega
ancor più forti voi delle querce e poi
anche il male non può farvi del male.

Una stampella d’oro
per arrivare al cielo
le donne inseguono l’amore.
Qualche volta, amica mia,
ti sembra quasi di volare
ma gli uomini non sono angeli.
Voi piangete al loro posto
per questo vi hanno scelto
e nascondete il volto
perché il dolore splende.
Un mistero che mai
riusciremo a capire
se nella vita ci si perde
non finirà la musica.

Guarda il sole quando scende
ed accende d’oro e porpora il mare
lo splendore è in voi
non svanisce mai
perché sapete che può ritornare il sole
dopo il buio ancora il sole.
E se passa il temporale
siete prime a ritrovare la voce
sempre regine voi
luce e inferno e poi
anche il male non può farvi del male.

Alda MERINI (donna).

Ti auguro tempo.

Poesia di Elli Michler, dal libro “Dir zugedacht”

Tempo per la vita

 

Non ti auguro un dono qualsiasi.

Ti auguro soltanto quello che i più non hanno.

Ti auguro Tempo, per divertirti e per ridere,

se lo impiegherai bene,

potrai ricevere qualcosa.

Ti auguro tempo,

per il tuo fare e il tuo pensare, non solo per te

stesso,

ma anche per donarlo agli altri.

Ti auguro tempo,

non per affettarti e correre, ma per essere

contento.

Ti auguro tempo,

non soltanto per trascorrerlo.

Ti auguro tempo

Perché te ne resti: tempo per stupirti e per

Fidarti.

Ti auguro tempo per toccare le stelle.

E tempo per crescere e maturare.

Ti auguro tempo,

per sperare nuovamente e per amare.

Non ha più senso rimandare.

Ti auguro tempo per ritrovare te stesso,

per vivere ogni tuo giorno,

ogni tua ora come un dono.

Ti auguro tempo per perdonare.

Ti auguro di avere tempo,

Tempo per la vita.

 

 

fonte: http://www.gentilezza.org/new/arte-e-letteratura/poesia-indiana.html

fonte foto: AMI VITALE, fotografa

L’invito.

Non mi interessa quanti anni hai,
voglio sapere se rischierai di sembrare ridicolo per amore,
per i tuoi sogni, per l’avventura di essere vivo.

Non mi interessa quali pianeti sono in quadratura con la tua luna,
voglio sapere se hai toccato il centro del tuo dispiacere,
se sei stato aperto dai tradimenti della vita o ti sei inaridito e chiuso
per la paura di soffrire ancora.

Voglio sapere se puoi sopportare il dolore, mio o tuo,
senza muoverti per nasconderlo, sfumarlo o risolverlo.

Voglio sapere se puoi vivere con la gioia, mia o tua;
se puoi danzare con la natura e lasciare che l’estasi ti pervada
dalla testa ai piedi senza chiedere di essere attenti,
di essere realistici o di ricordare i limiti dell’essere umani.

Non mi interessa se la storia che racconti è vera,
voglio sapere se riusciresti a deludere qualcuno per mantenere fede a te
stesso;
se riesci a sopportare l’accusa di tradimento senza tradire la tua anima.

Voglio sapere se puoi essere fedele e quindi degno di fiducia.

Voglio sapere se riesci a vedere la bellezza anche quando non è sempre
bella; e se puoi ricavare vita dalla Sua presenza.

Voglio sapere se riesci a vivere con il fallimento, mio e tuo,
e comunque rimanere in riva a un lago e gridare alla luna piena
d’argento: “Sì!”

Non mi interessa sapere dove vivi o quanti soldi hai,
voglio sapere se riesci ad alzarti dopo una notte di dolore e di
disperazione,
sfinito e profondamente ferito e fare ugualmente quello che devi per i
tuoi figli.

Non mi interessa chi sei e come sei arrivato qui,
voglio sapere se rimani al centro del fuoco con me senza ritirarti.

Non mi interessa dove o che cosa o con chi hai studiato,
voglio sapere chi ti sostiene all’interno, quando tutto il resto ti
abbandona.

Voglio sapere se riesci a stare da solo con te stesso e se
apprezzi veramente la compagnia che ti sai tenere nei momenti di vuoto.


Tratto da “L’invito all’ascolto della vita”
di Oriah Mountain Dreamer (pseudonimo)

scrittrice spirituale

questo il suo blog http://oriahsinvitation.blogspot.it/

(foto PASSOININDIA)

Quando sarò vecchia

JENNY JOSEPH – Attenzione (1961)

 

Quando sarò vecchia mi vestirò di viola

con un cappello rosso che non si intona e non mi dona

e spenderò la mia pensione in brandy e in guanti estivi

e in sandali di satin, e poi dirò che non abbiamo soldi per il burro.

E mi siederò sul marciapiede quando sarò stanca

e arrafferò gli assaggi nei negozi e premerò i campanelli degli allarmi

e farò scorrere il mio bastone lungo tutte le inferriate

e mi rifarò della sobrietà della mia gioventù

Uscirò in pantofole sotto la pioggia

e raccoglierò i fiori nei giardini degli altri

e imparerò a sputare.

Potrò indossare terribili camicie e ingrassare

e mangiare tre libbre di salsicce in una sola volta

o solo pane e sottaceti per una settimana

e accumulare nelle scatole penne e matite e sottobottiglia da birra e cianfrusaglie

Ma ora dobbiamo mettere vestiti che ci rendano sobri

e pagare l’affitto e non imprecare per strada

e dare il buon esempio ai bambini.

Dobbiamo avere amici a cena e leggere i giornali.

Ma forse dovrei cominciare a fare un po’ di pratica adesso?

Così la gente che mi conosce non rimarrà troppo scioccata e sorpresa

quando d’improvviso sarò vecchia e comincerò a vestirmi di viola

 

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Warning

When I am an old woman I shall wear purple
With a red hat which doesn’t go, and doesn’t suit me.
And I shall spend my pension on brandy and summer gloves
And satin sandals, and say we’ve no money for butter.
I shall sit down on the pavement when I’m tired
And gobble up samples in shops and press alarm bells
And run my stick along the public railings
And make up for the sobriety of my youth.
I shall go out in my slippers in the rain
And pick flowers in other people’s gardens
And learn to spit.

You can wear terrible shirts and grow more fat
And eat three pounds of sausages at a go
Or only bread and pickle for a week
And hoard pens and pencils and beermats and things in boxes.

But now we must have clothes that keep us dry
And pay our rent and not swear in the street
And set a good example for the children.
We must have friends to dinner and read the papers.

But maybe I ought to practice a little now?
So people who know me are not too shocked and surprised
When suddenly I am old, and start to wear purple.

Il mondo tra le mani

Non era forse 

il tempo 

la sostanza 

d’ogni pena,

non era forse 

il tempo

la sostanza 

d’ogni tormento

e ogni paura?

E non sarebbe 

stato superato 

e soppresso

tutto il male,

tutto il dolore 

del mondo 

appena si fosse 

superato 

il tempo, 

appena si fosse

trovato

il modo di 

annullarne

il pensiero?

(Siddharta “Il mondo tra le mani”)