MAI bHAGO LA GUERRIERA PERFETTA DELL’ESERCITO DEL KHALSA

Nella storia punjabi c’è una donna che tutti i sikh ricordano. E’ Mai Bhago, conosciuta anche come Mata Bhag Kaur, la prima donna sikh a combattere su un campo di battaglia nell’esercito di Khalsa. La storia, vera, prende forma nel 1704 quando il decimo Guru Sikh, Guru Gobind Singh Ji e il suo esercito di Khalsa si erano rifugiati nella fortezza di Anandpur per sfuggire ai Moghul, guidati dal terribile imperatore Aurangzeb, che avevano attaccato la città. Aurangzeb odiava i Sikh la cui religione predicava (e predica) una giustizia sociale per tutti, in netta antitesi con il suo modo dittatoriale di governare. Già nel 1675, Aurangzeb fece decapitare pubblicamente il nono Guru Sikh, Guru Tegh Bahadur Ji che aveva difeso dei Pandit (maestri) indù a Delhi costretti a convertirsi all’Islam contro la loro volontà e si era egli stesso rifiutato di rinnegare la sua fede.

Per lungo tempo, i Moghul premettero per entrare nella fortezza dove il cibo stava scarseggiando da mesi non potendo arrivare nuove scorte. Centinaia di Sikh deboli, stanchi e sfiduciati, guidati da Bhai Mahan Singh, decidero di lasciare il loro Guru e tornare alle loro case, nonostante il suo invito a rimanere. E così, mentre uscivano dalla fortezza, il Guru disse loro di sconfessarlo come loro guru attraverso una dichiarazione scritta (nota come bedawa) contenente l’impronta digitale di ogni disertore. Dopo questa richiesta, solo 40 Sikh si manifestarono dispositi a rinunciare ai loro titoli come Khalsa e solo loro, perciò, abbandonarono la fortezza tornando alle loro case nella regione di Majha.

Una donna venne a sapere, disgustata, della diserzione dei 40 uomini, nel 1705. Era Mai Bhago, una donna sikh del villaggio di Jhabal Kalan a Majha. Cavalcò per tutti i villaggi vicini, invitando le sue sorelle (le altre donne sikh) a prendere le armi al posto dei loro mariti. Disse ai 40 disertori che sarebbero stati più adatti a indossare i braccialetti delle mogli e sedersi a casa con i loro figli mentre le loro mogli avrebbero preso il loro posto uscendo a combattere per la giustizia sociale come veri sikh del Guru Gobind Singh Ji.

Dopo aver visto la devozione di Mai Bhago verso il Guru, i 40 uomini furono pieni di rimorso per il loro tradimento e così tornarono dal Guru a chiedere perdono. Il Guru Ji chiese loro e a Mai Bhago di frenare l’avanzata dei Mughal per avere il tempo di portare in salvo gli abitanti di Anandpur che viaggiavano con l’esercito di Khalsa. Mentre Guru Ji guidava gli abitanti di Anandpur Sahib, Mai Bhago e i 40 uomini restarono indietro e si accamparono a Khidrana. Ma l’esercito di 10.000 guerrieri moghul li attaccò nella battaglia di Muktsar il 29 dicembre 1705.

Mai Bhago ordinò ai 40 uomini di difendere un serbatoio d’acqua, unica fonte per miglia e miglia che avrebbe costretto i Mughal, impediti di attingervi, a ritirarsi. I 41 combatterono coraggiosamente per il loro Guru che arrivò a sostenerli lanciando un mare di frecce dall’alto. L’esercito Mughal alla fine si ritirò. I 40 uomini si erano riscattati agli occhi del loro Guru ma, feriti a morte in guerra, erano diventati martiri. (shaheeds). Quando il Guru arrivò sul campo di battaglia, espresse a Bhai Mahan Singh, che era in punto di morte, il suo perdono e il suo orgoglio per i valorosi 40 uomini. Bhai Mahan Singh sorrise e chiese al Guru di strappare il bedawa. Guru Gobind Singh Ji disse a Bhai Mahan Singh che mentre un Sikh può scegliere di lasciare il suo Guru, il Guru non volterà mai le spalle al suo Sikh. I 40 disertori del Guru divennero noti come Chali (40) Mukte (liberati). Mai Bhago fu l’unica a sopravvivere alla battaglia di Muktsar. Trovatala ferita, il Guru la guarì e la invitò ad arruolarsi nell’esercito di Khalsa come una delle cinque guardie del corpo personali di Guru Gobind Singh Ji, grazie al coraggio e alla lealtà da lei dimostrata al Guru.

Dopo la morte di Guru Gobind Singh a Nanded nel 1708, si ritirò a Jinvara, in Karnataka dove visse gli ultimi suoi giorni in meditazione. La sua capanna è oggi diventata un Gurudwara.

Una sala del gurudwara di Nanded, il Hazur Sahib, noto anche come Takht Sachkhand Sri Hazur Abchalnagar Sahib, è conosciuta con il nome di Bunga Mai Bhago.

By PassoinIndia Tours